Tabagismo


Effetti biologici del tabacco

Diamo qui una occhiata agli effetti biologici dei principali costituenti del fumo di sigaretta

Tra le sostanze gassose ricordiamo l'acido cianidrico e l'ossido di carbonio.

L'acido cianidrico è un veleno respiratorio in quanto a forte dosi inibisce la respirazione delle cellule. Lo stesso dicasi per l'ossido di carbonio. Esso è un gas che interferisce con il trasporto dell'ossigeno nel sangue e con la sua utilizzazione da parte delle cellule. Le morti per asfissia che si possono verificare per il mal funzionamento delle stufe a carbone in ambienti chiusi, ad esempio, sono dovute al monossido di carbonio, per la sua capacità di bloccare la respirazione cellulare prendendo il posto dell'ossigeno.

Un altro gruppo di sostanze sono gli ossidi di azoto, le aldeidi e i fenoli. Queste sostanze sono le maggiori responsabili dell'azione irritante del fumo sulle mucose respiratorie ( tosse, catarro) e sulle congiuntive (arrossamento, lacrimazione) ed esercitano anche, specie le aldeidi, una attività inibitrice sulle ciglia della mucosa dell'apparato respiratorio, impedendo così il trasporto e la eliminazione delle sostanze estranee e favorendo perciò la penetrazione delle sostanze corpuscolate del fumo nelle porzioni profonde dell'albero respiratorio.

Ma i danni maggiori sono senza dubbio da addebitarsi alla presenza degli alcaloidi, in particolare la nicotina, e delle sostanze ad azione cancerogene, come l'arsenico, le nitrosamine, gli elementi radioattivi ecc... .

La nicotina: le prime nozioni sulla azione tossica della nicotina sono antiche ma per molto tempo si era pensato che la piccola quantità contenuta nel fumo di una sigaretta non potesse portare alcun danno. In realtà la quantità di nicotina contenuta nel fumo di una sigaretta non è piccola. Nel fumo aspirato di 40-50 sigarette se ne ritrova la dose mortale per l'uomo. In pratica l'avvelenamento acuto non avviene mai nel fumatore, perché l'assorbimento dipende da diversi fattori ed è molto differente se il fumatore aspiri o no il fumo, se deglutisca od elimini la saliva e dal tipo di filtro.

Fenomeni di intossicazione acuta lieve sono quelle manifestazioni che vanno sotto il nome di sindrome da fumo della prima sigaretta, caratterizzata dalla comparsa di nausea e spesso vomito, salivazione, malessere, vertigini, sudorazione che vengono poi superate dalla assuefazione.

Nei fumatori abituati la nicotina agisce fondamentalmente come psico-eccitante , ma essendo questa azione fugace, cessa al momento in cui si finisce di fumare e porta perciò il fumatore e ricreare lo stimolo fumando un'altra sigaretta. Ma i danni più gravi determinati dalla nicotina sono senz'altro i danni dovuti alla intossicazione cronica che si manifestano a carico del sistema circolatorio con le seguenti manifestazioni: vasocostrizione periferica e conseguente aumento della pressione arteriosa; aumento dei battiti cardiaci, il che vuol dire maggior numero di contrazioni e conseguente affaticamento del cuore; alterazioni del ritmo cardiaco; spasmo delle arterie coronarie ( le arterie che forniscono di sangue le pareti del cuore) con possibilità di angina pectoris fino ad aumentare il rischio dell'infarto.

Altri disturbi si possono manifestare anche a carico dell'apparato digerente, della vista, dell'apparato respiratorio, sul quale la nicotina agisce come irritante favorendo, insieme alle aldeidi e ai fenoli, la comparsa di raucedine, di tosse e anche di laringiti e bronchiti croniche.

Altre sostanze importanti sono le sostanze cancerogene. Sono sostanze che a livello delle vie respiratorie e delle mucose oro-farigee possono trasformare le cellule normali in cellule cancerose.
Come ciò avviene.
Quasi tutte le cellule del nostro organismo ( ad eccezione delle cellule nervose e del tessuto muscolare striato) si moltiplicano per sostituzione di cellule consumate e invecchiate o per riparare lesioni provocate da traumi, infezioni o irritazioni.
La riproduzione delle cellule avviene per divisione trasmettendo nelle nuove cellule i caratteri che sono contenuti in filamenti chiamati cromosi. Quando un fattore esterno si inserisce nel normale meccanismo di controllo che regola la divisione cellulare, si parla di mutazione; una cellula mutata è una cellula diversa dalle altre, capaci di produrre cellule sempre uguali a se stessa. Una cellula tumorale è una cellula diversa dalle altre, una cellula mutata; non tutte le cellule mutate sono tumorali. Una cellula tumorale si differenzia da una cellula normale per la maggior frequenza nel ritmo di crescita., In questo complesso meccanismo si inseriscono gli agenti cancerogeni ambientali che possono essere chimici, fisici e biologici.. Nel fumo di sigarette sono contenuti questi agenti. La stessa irritazione cronica favorisce l'istaurarsi di un possibile processo tumorale a lento sviluppo e perciò subdolo e inizialmente nascosto.


Ultimo Aggiornamento: 23/07/2008 16:01