Consigli utili







Cosa sono le varici

Le varici sono dovute ad una anomalia del funzionamento del sistema venoso con insufficienza valvolare associata a dilatazioni sacculari delle vene
La malattia colpisce il 15-20 % della popolazione. E' più frequente in Europa che in Africa e in Asia. La probabilità di sviluppare l'affezione aumenta con l'età ed è massima tra i 50 e i 60 anni; il sesso più colpito è il femminile e la frequenza aumenta con le gravidanze. Vi è anche una predisposizione familiare.
Si ipotizza che la causa di queste dilatazioni sacculari delle vene risieda in una alterazione della parete delle vene stesse, mentre la gravidanza o latri fattori che alterino il deflusso venoso intervengano solo come fattori scatenanti.
Le varicosità e l'insufficienza valvolare comportano il reflusso verso il circolo superficiale di parte del sangue pompato dai muscoli nel circolo profondo durante la deambulazione che torna poi al circolo profondo aggravando ulteriormente il quadro emodinamico. Questo aumento pressorio è a sua volta causa di dilatazione venosa e danno tessutale da edema.
Il prolungato stazionamento in posizione eretta, il lavoro in ambienti caldi e l'eccesso di peso predispongono all'insorgenza delle varici.
Le fasi iniziali della malattia sono caratterizzate da dilatazioni sacculari , tortuosità ed allungamento delle vene, osti valvolari incontinenti. La sofferenza cronica dei tessuti conduce ad un quadro sovrapponibile alla sindrome postflebitica.
I sintomi sono dati da:
dolore, specialmente serale, edema periamalleolare con possibili formazioni di ulcere, dermatiti con eczemi e distrofie, varicosità evidenti con eventuale presenza di fenomeni flebitici o di varici reticolari o teleangectasie.; ipetermie localizzate o prurito e possibili fenomeni emorragici.
La diagnosi viene fatta dal medico e studiata con l'esame Doppler.
la terapia può essere medica all'inizio cercando di evitare lunghi periodi in piedi, fermi in ambienti caldi e lunghi periodi seduti.
Si cercherà di sollevare le gambe sopra l'altezza del cuore; se in eccesso cercare di dimagrire; evitare se possibile farmaci estroprogestinici. Utile infine l'uso di calze elastiche.
La terapia chirurgica consiste invece nella asportazione della vena grande o piccola safena e legatura delle vene perforanti incontinenti e asportazione delle varie collaterali insufficienti.
Una terapia alternativa è considerata la terapia con sclerosanti. Trattasi di iniettare delle sostanze sclerosanti nelle vene interessate e applicare subito dopo un bendaggio compressivo. Le frequenti recidive e il rischio di trombosi costituiscono però complicanze frequenti di questa terapia.


Ultimo Aggiornamento: 27/07/2008 19:50