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La prevenzione a San Donà: Valutazione dell\'osteoporosi

Considerato quanto è importante prevenzione dell\'osteoporosi specie  nelle persone anziane  e nelle donne operate al seno  con piacere pubblichiamo l’ultimo articolo scritto dal Dr Francescon , geriatra ma specialista di osteoporosi

 

Valutazione clinica  dell’osteoporosi  e densitometria oseea ad ultrasuoni (QUS)

 Dott.Alessandro Francescon , Specialista in Geriatria e Gerontologia

 Ambulatorio Osteoporosi   -Clinica Rizzola   San Donà di Piave-

L’Osteoporosi è una malattia multifattoriale che comporta l’insorgenza progressiva di marcata fragilità

ossea con comparsa di fratture anche spontanee, spesso con recidive che sono causa nel tempo di disabilità

e riduzione della qualità della vita. Tale patologia è riconosciuta come Malattia Sociale dall’Organizzazione

Mondiale della Sanità, sia perché in costante aumento, correlato all’invecchiamento demografico della

popolazione, sia per la rilevanza del suo impatto sociale, sia per i costi che la disabilità determina. Solo in

anni recenti sono state proposte terapie efficaci che hanno dimostrato, in diversi studi, la riduzione

nel tempo dell’incidenza delle fratture e conseguentemente della spesa sanitaria.

 

Una attenta indagine clinica verso tale patologia è indispensabile per un corretto inquadramento

diagnostico, sia al fine di poter effettuare  una diagnosi differenziale verso altre malattie, che per poter

introdurre  adeguate  norme di prevenzione e di terapia.

 

Importante  strumento nella valutazione clinica è sicuramente la densitometria ad ultrasuoni (QUS),

che risulta, oggi, ampiamente diffusa tanto  da essere una delle  metodiche  piu’ usate , studiata  e validata

dalla Comunità  Scientifica Internazionale, consente di  valutare la struttura ossea  calcaneare, ricca di

tessuto osseo trabecolare, che viene preso come riferimento proprio  per la sua  somiglianza con il tessuto

delle vertebre,  il  calcagno e le vertebre sono, infatti, tra le prime sedi ad essere colpite da un processo

osteoporotico.

E’ stato ampiamente dimostrato, sia nelle donne, che negli uomini, che i parametri  ultrasonografici

costituiscono un importante indicatore di rischio di fratture osteoporotiche, in maniera non inferiore ai dati

rilevabili mediante la metodica nota come DEXA lombare o femorale. L’analisi  combinata dei parametri

ultrasonografici e dei dati clinici consente allo Specialista una  migliore previsione del rischio di frattura

( Società Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro). La MSOSD

(Mediterranean Society for Osteoporosis  and other  Skeletal  Diseases), in una sua recente recensione

relativa ad una campagna informativo educazionale sul tema dell’Osteoporosi, descrive la tecnica ad

ultrasuoni a livello calcaneare, ad oggi, come un mezzo avanzato e lo cita come un test estremamente

rapido, non invasivo, indolore  e sottolinea  l’utilizzo degli ultrasuoni anzichè delle radiazioni .

 

Ad un approccio allo studio della densità ossea , risulta che altre sedi di esame  sono, più

frequentemente, le seguenti: radio prossimale e distale, falangi, vertebre lombari, femore prossimale, il

total body. Tuttavia, alcune di queste sedi  sono, peraltro, attualmente poco utilizzate, mentre altre, come

le vertebre lombari, sono ritenute da più Autori poco adeguate allo studio dopo i 65 anni per l’interferenza

di fattori artrosici, calcificazioni extrascheletriche  o per la presenza di  fratture vertebrali. Differenti

risultano, infine, le indagini  strumentali che si possono eseguire, tuttavia è da rilevare che la nota AIFA 79

prevede , attualmente, la  prescrivibilità da parte del S.S.N in classe A (pagamento del solo ticket, ove

applicabile) di alcuni farmaci contro l’osteoporosi se valutata da indagini strumentali  eseguite con  le

seguenti  metodiche: DEXA femorale, QUS al  calcagno  e QUS alle falangi, oltre ad altre specifiche

condizioni di rischio.

In conclusione, si può osservare che l’evoluzione tecnologica permette attualmente di valutare la

densità ossea con strumenti sempre meno invasivi, ma efficaci. La tecnica che utilizza gli ultrasuoni

rappresenta una metodica equilibrata tra l’assenza di invasività e la precisione diagnostica. Pertanto, poiché

l’obiettivo clinico primario della diagnosi di osteoporosi si fonda sulla necessità di prevenire le fratture, le

persone a rischio di osteoporosi ( donne in menopausa, anziani spesso affetti da polipatologia), possono

sottoporsi  con fiducia a questo esame  strumentale sia a  fini preventivi che terapeutici.



Ultimo Aggiornamento: 03/03/2014 22:36