Cancro al seno


Screening per la neoplasia al seno

Si può discutere cosa sia uno screening; varie sono le definizione. Noi prendiamo la DEFINIZIONE DI SCREENING data dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori.
"Un complesso di prestazioni che la Struttura Sanitaria Pubblica offre attivamente ad una popolazione apparentemente sana con fini di prevenzione secondaria".
Ma uno screening quando si può dire efficace?
*Sulla base dell'esperienza da screening eseguiti in USA, Svezia, Olanda, U.K. e Italia si e' dimostrato un rapporto favorevole fra costi e benefici per quanto riguarda le neoplasie sia per le neoplasie del collo dell'utero che in quelle mammarie, arrivando ad una diminuzione della mortalità che varia dal 20 al 70% secondo la nazione in cui si è attuato lo screening.
*Si e' notato che l'efficacia dello screening e' risultato direttamente proporzionale alla compliance , indicando con ciò la percentuale di partecipazione della popolazione invitata allo screening stesso.
*Se l'efficacia e' proporzionale alla compliance ne risulta che l'efficacia dipende dalla sensibilizzazione della popolazione e questa può essere in grado variabile sia attiva che passiva (tipo di popolazione, di area geografica, di medicina di base e di struttura sanitaria).
*Dai vari studi e screening si e' appurato che la radiologia può evidenziare la neoplasia in uno stadio preclinico e quindi deve essere considerato il test di screening con maggior efficacia.
*Mettendo a confronto i vari screening si conclude che la diagnosi precoce ha una efficacia maggiore se alla radiologia si associa l'esame clinico e l'indagine di laboratorio.
Allo stato attuale lo screening con miglior rapporto costo-benefici risulta ed e' realisticamente fattibile con le metodiche a nostra disposizione, quello attuato con un approccio multidisciplinare clinico-strumentale.
Quindi uno screening per la diagnosi precoce delle neoplasia alla mammella si dovrà basare sulla mammografia ma dovrà essere supportato dalla coscienza del proprio corpo della donna e dall'aiuto del proprio medico di famiglia.
*Si ritiene che l'approccio multidisciplinare , per quanto riguarda l'aspetto clinico, abbia un efficacia migliore sia per quanto riguarda la sensibilizzazione, che la compliance che l'aspetto pratico se coinvolgente il Medico di Base.


Ultimo Aggiornamento: 23/07/2008 16:23